Descrizione
In un'epoca caratterizzata da profonde e repentine evoluzioni, tra cui la recente Rivoluzione Digitale, il modo in cui il pubblico consuma l'informazione è mutato progressivamente.
L' iperconnessione globale ha dato il via a nuove e moderne forme di comunicazione dove il pubblico passa dall'essere un semplice fruitore passivo di contenuti multimediali, a un vero e proprio artefice del processo di creazione e diffusione di notizie.
Di fronte a questo cambiamento, anche il settore del giornalismo ha dovuto adattare la propria offerta informativa tenendo in debita considerazione l'avvento delle nuove piattaforme digitali, integrando al contempo le strategie editoriali per rispondere tempestivamente alle esigenze di ciascun target di riferimento.
Che fine ha fatto la notizia? Si può ancora riconoscerla e apprezzarla per il suo valore intrinseco, tra l'oceano di fake news e falsi contenuti veicolati dai social network e amplificati dai mass media? Esiste ancora un giornalismo etico e di qualità?
Queste sono alcune delle domande a cui tenterà di rispondere Alberto Laggia, giornalista pubblicista dal 1995, venerdì 20 giugno 2025 in occasione della presentazione del suo recente saggio Notizia (Edizioni Messaggero Padova,2024) che si terrà alle ore 20:30 presso la Sala del Municipio (Piazza I Novembre 14).
Notizia.
Notizia rappresenta un'approfondita e articolata sintesi del passaggio epocale dal giornalismo tradizionale (o artigianale) a quello digitale, fornendo al lettore una disamina delle più recenti e significative evoluzioni che hanno interessato il vasto mondo dei mass-media e della loro fruizione.
Il libro consente altresì di compiere uno stimolante viaggio a ritroso nel tempo, da quando nasce ufficialmente il concetto di notizia, fino ad arrivare all'odierna società dell'informazione, per scoprire come il fenomeno del bombardamento mediatico e la diffusione delle fake news, abbiano progressivamente influenzato non solo il modo in cui i contenuti vengono creati e condivisi offline e online, ma anche e soprattutto la percezione stessa del pubblico nei confronti delle informazioni stesse.
Laggia offre notevoli spunti e alcune riflessioni critiche sul ruolo delle più diffuse piattaforme digitali, che hanno contribuito a rendere maggiormente accessibili e fruibili in tempo reale le notizie, ma al contempo a spianare letteralmente la strada verso la disinformazione e la manipolazione mediatica.
L'autore si sofferma infine sull'importanza di un'attenta e consapevole lettura delle notizie, invitando le persone a sviluppare un forte senso critico nei confronti delle stesse agenzie e fonti di informazione.
Alberto Laggia.
Veneziano (1958), laurea in Lettere classiche, giornalista professionista dal 1995, si occupa per lo più di società, politica e cultura.
Già cronista dell'ANSA, è un valido esperto di Nordest italiano oltre che di numerose problematiche riguardanti il mondo adolescenziale e giovanile, i migranti e la cronaca ecclesiale.
Dal 2006 al 2022 ha coordinato la "Scuola di cultura del Giornalismo A. Chiodi di Mestre (VE), ricoprendo il ruolo di docente nei vari laboratori di scrittura e reportage, tenendo seminari di giornalismo sociale.
Autore dei libri d'inchiesta "Il coraggio di parlare" (2009), "I miei anni in Scientology" (2007), "Lavoro a perdere" (2005) e di un testo teatrale sul mondo dell'informazione, è il nuovo direttore del settimanale diocesano "L'Amico del Popolo", fondato nel 1909 e da allora pubblicato ininterrottamente, distinguendosi come il primo periodico a stampa non giornaliero di più ampia diffusione in Provincia di Belluno (BL) per l'alta qualità e il costante e minuzioso approfondimento delle principali notizie di cronaca locale e non solo.